Strategia Europa 2020: le Iniziative – Faro

Europa 2020La Strategia Europa 2020 colloca la sua nascita nel 2010, anno in cui la Strategia di Lisbona si avvia verso la sua fase conclusiva. L’obiettivo della “vecchia” Strategia era quello di rendere l’Unione Europea “un’economia competitiva basata sulla conoscenza e la sostenibilità per il lavoro e la coesione sociale”. La conclusione di questo primo decennio (2000-2010) capita in concomitanza con un periodo particolare per il contesto economico europeo e mondiale, di crisi generalizzata.

Il 29 giugno 2011 la Commissione adotta una proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020: un bilancio per realizzare la strategia Europa 2020. nella quale propone una serie di importanti modifiche delle modalità di elaborazione e attuazione della politica di coesione. Gli elementi principali che caratterizzano la proposta sono la concentrazione dei finanziamenti su un numero minore di priorità meglio collegate alla strategia Europa 2020, la concentrazione sui risultati, il monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi fissati, il maggiore ricorso a condizionalità e la semplificazione dell’attuazione.i

La scelta dei temi degli obiettivi, influenzata dal contesto economico-sociale e dalle esigenze espresse dalle Regioni sulla base dell’esperienza acquisita grazie alla Strategia di Lisbona, si concentra su 7 “Iniziative Faro”.

Le iniziative faro della Strategia Europa 2020

Agenda digitale” 19.05.2010 – Iniziativa faro in cui la Commissione traccia un piano d’azione per accrescere la prosperità e il benessere in Europa con l’obiettivo di creare un mercato unico del digitale.  L’Agenda indica sette aree prioritarie d’azione: la creazione di un mercato unico del digitale, una più estesa interoperabilità, una maggiore fiducia in internet e nella sua sicurezza, un accesso molto più veloce ad internet, investimenti più consistenti nel settore ricerca e sviluppo, un miglioramento dell’alfabetizzazione e dell’inclusione digitali, l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per sostenere le sfide che la società si trova ad affrontare come il cambiamento climatico e l’invecchiamento demografico.

“Youth on the move” (Gioventù in movimento) 15.09.2010 – Iniziativa faro destinata ad aiutare i giovani ad acquisire le conoscenze, le abilità e le esperienze per trovare il loro primo posto di lavoro. La Commissione ha già una lunga tradizione di sostegno alla mobilità tramite le borse che essa eroga sulla base dei programmi Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig e Marie Curie. Youth on the Move intende ampliare le opportunità di mobilità dell’apprendimento per tutti i giovani europei entro il 2020. La Commissione indirà oggi una consultazione pubblica sul futuro dei suoi programmi di mobilità per il periodo successivo al 2013.

La strategia Youth on the Move si articola nelle seguenti 10 azioni mirate:

·    Inaugurazione di un sito web dedicato a Youth on the Move che rappresenterà uno sportello unico per ottenere informazioni sulle opportunità di studio o di esperienze lavorative all’estero, comprese informazioni sulle borse UE e sui diritti individuali. A tal fine si prenderanno le mosse da iniziative esistenti quali il portale sulle opportunità di apprendimento nello spazio europeo (PLOTEUS).

·    Un progetto pilota “Your first EURES job” (il tuo primo posto di lavoro EURES) fornirà consulenze, aiuto nella ricerca di un posto di lavoro e sostegno finanziario ai giovani in cerca di lavoro che intendono lavorare all’estero e alle imprese – in particolare le piccole e medie imprese. Il progetto sarà gestito da EURES, la rete dei servizi pubblici dell’occupazione europei, e sarà operativo nel 2011.

·    Un quadro di valutazione della mobilità (mobility scoreboard) servirà da strumento di riferimento per valutare i progressi compiuti nell’eliminazione degli ostacoli legali e tecnici che si oppongono alla mobilità dell’apprendimento.

·    La Commissione sta esaminando, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, la creazione di uno strumento europeo di prestiti agli studenti per aiutare gli studenti che desiderano studiare o ricevere una formazione all’estero.

·    La Commissione pubblicherà i risultati di uno studio volto ad accertare la fattibilità di un sistema multidimensionale e globale per la graduatoria delle università al fine di fornire un quadro più completo e più realistico dei risultati dell’istruzione superiore rispetto alle classificazioni esistenti.

·    La Commissione intende anche sviluppare una carta Youth on the Move che assicurerà ai giovani prestazioni e sconti.

·    Un nuovo sistema di monitoraggio delle offerte di lavoro su scala europea (European Vacancy Monitor) costituirà uno strumento intelligente avente per oggetto la domanda di lavoro in tutta Europa nell’ottica delle persone in cerca di lavoro e dei consulenti per l’occupazione. L’avvio del sistema è previsto per la fine di quest’anno.

·    Il nuovo strumento europeo di micro finanziamento Progress darà un sostegno finanziario ai giovani imprenditori per aiutarli a creare o sviluppare la loro azienda.

·    La Commissione incoraggerà gli Stati membri a introdurre una garanzia per i giovani per assicurare che tutti i giovani trovino un posto di lavoro, seguano una formazione o abbiano un’esperienza lavorativa entro 4 mesi dal termine della scuola.

·    La Commissione proporrà un passaporto europeo delle competenze basato su Europass (il CV europeo online) per consentire di registrare le competenze in modo trasparente e comparabile. Avvio: autunno 2011.

“Unione dell’innovazione” 6.10. 2010 – Iniziativa faro che definisce un approccio strategico all’innovazione.

“Una politica industriale integrata” per l’era della globalizzazione 28.10.2010 – Iniziativa faro del Commissario Tajani con l’obiettivo di stimolare la crescita e l’occupazione preservando e promuovendo una base industriale forte, diversificata e competitiva in Europa.

“Una Piattaforma europea contro la povertà e l’emarginazione”
16.12.2010 –  La Piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale prevede azioni per favorire l’occupazione ad ogni livello al fine di raggiungere il target europeo di riduzione della povertà. E’ quindi complementare all’altra iniziativa faro “Un’agenda per nuove competenze e per l’occupazione”. Le azioni chiave sono: • Promuovere l’innovazione nella politica sociale • Utilizzare al meglio le risorse europee e in particolar modo il Fondo Sociale Europeo • Rendere la protezione sociale e i servizi più efficaci e rispondenti alle nuove necessità • Realizzare ampie partnership per combattere l’esclusione sociale.
Uno degli interventi prevede un migliore uso dei fondi europei per sostenere l’integrazione. La Commissione propone che il 20% delle risorse del Fondo sociale europeo venga destinato alla lotta contro la povertà e l’emarginazione.

“Un’agenda per nuove competenze e per l’occupazione” 23.11.2010 – L’iniziativa faro si collega all’obiettivo della Strategia UE 2020 che prevede di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione pari al 75% per gli uomini e le donne tra i 20 e i 64 anni. L’obiettivo potrà essere raggiunto solo con azioni risolute che si focalizzino su 4 priorità fondamentali: • Miglior funzionamento dei mercati del lavoro; • Una forza lavoro più competente; • Migliori qualità e condizioni di lavoro; • Politiche più efficaci per promuovere la creazione di posti di lavoro e accrescere la domanda di lavoratori.

L’agenda contribuisce a raggiungere anche altri obiettivi che l’UE si è fissata per il 2020: ridurre al di sotto del 10% il tasso di abbandono scolastico, portare ad almeno il 40% il numero dei giovani con un’istruzione universitaria o equivalente, ridurre di almeno 20 milioni il numero delle persone a rischio o in stato di povertà o emarginazione sociale.

Come

L’agenda presenta una serie di azioni concrete intese a:

  • accelerare le riforme per migliorare la flessibilità e sicurezza del mercato del lavoro (“flessicurezza”)

  • dotare le persone delle qualifiche necessarie per le professioni di oggi e domani

  • migliorare la qualità degli impieghi garantendo migliori condizioni di lavoro

  • migliorare i presupposti per la creazione di posti di lavoro.

Perché

  • Nell’UE si registrano attualmente 23 milioni di disoccupati, il 10% della popolazione attiva

  • Perché la nostra economia possa crescere e restare competitiva, occorre creare un maggior numero di posti di lavoro

  • Dal 2012 in poi la nostra popolazione in età lavorativa inizierà a ridursi. Per garantire la sostenibilità dei nostri sistemi previdenziali, occorre dare lavoro ad un maggior numero di persone.

L’iniziativa Nuove competenze per nuovi lavori, lanciata dalla Commissione nel 2008 e tuttora in corso, intende migliorare il livello delle competenze e la definizione del relativo fabbisogno.

L’iniziativa prioritaria della strategia Europa 2020 (“Un’agenda per nuove competenze e nuovi lavori”) ne riprende in parte la denominazione, ma è molto più ampia, in quanto comprende tematiche come “flessicurezza”, qualità del lavoro, condizioni di lavoro e creazione di nuovi posti. Lo sviluppo delle competenze ne costituisce uno dei principali obiettivi.

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i     Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo a disposizioni specifiche concernenti il Fondo europeo di sviluppo regionale e l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006 Tale regolamento si basa sui lavori svolti in seguito alla pubblicazione, nel maggio 2007, della quarta relazione sulla coesione, che ha indicato le sfide principali che le regioni dovranno affrontare nei prossimi decenni e ha aperto il dibattito sulla futura politica di coesione. Il 9 novembre 2010 la Commissione ha adottato la quinta relazione sulla coesione, che ha tracciato un’analisi dell’evoluzione sociale ed economica e delineato gli orientamenti per la futura politica di coesione.

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