Il Fondo Sociale Europeo (FSE)

Che cos’è il Fondo Sociale Europeo

FSEIl Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento finanziario attraverso cui l’Unione europea sostiene e promuove le opportunità di occupazione e la mobilità geografica e professionale dei lavoratori e favorisce l’adeguamento alle trasformazioni industriali.
Il FSE è stato istituito con il Trattato di Roma nel 1957 e fa parte dei Fondi strutturali, attraverso cui l’Unione Europea persegue la  propria “politica regionale”, per raggiungere l’obiettivo fondamentale della coesione economica e sociale tra le regioni degli Stati membri.   Tale obiettivo è attuato attraverso dispositivi finanziari che supportano le azioni dei singoli Paesi finalizzate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni europee.
Oggi il FSE consente agli Stati membri di attuare politiche attive del mercato del lavoro a vantaggio di ogni ceto sociale. Il Fondo sostiene i lavoratori attraverso i finanziamenti di azioni volte a rispondere alle esigenze di flessibilità che garantiscano, attraverso le strategie applicate alla formazione continua, alla mobilità e all’adattamento delle trasformazioni del mercato del lavoro, anche la sicurezza dell’occupazione e del reddito. Sostiene, inoltre, le fasce più deboli della società, effettivamente o potenzialmente escluse socialmente come le donne, i giovani, gli over 50, gli immigrati ed i disabili.
Per la Programmazione 2007-2013, Regioni e Stati membri dell’UE hanno a disposizione un budget complessivo di 75 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi prefissati. L’Italia ha a disposizione quasi 7 miliardi di euro.   Il FSE è uno dei due fondi strutturali per il periodo 2007-2013, l’altro è il FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale) con cui coopera al fine di ridurre gli squilibri economici e sociali tra i paesi e le regioni dell’Unione Europea.   Per saperne di più, visita il sito del FSE della Commissione europea.

Il FSE in Italia

Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è utilizzato per il raggiungimento di due obiettivi fissati a livello comunitario.
  • Convergenza, per la promozione dell’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle regioni in ritardo di sviluppo.

​Riguarda tutte le regioni dell’Unione Europea con un prodotto interno lordo (PIL) pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. In Italia rientrano in questo obiettivo le Regioni Basilicata (a titolo transitorio), Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

  • Competitività regionale e occupazione, per favorire la dinamicità del tessuto economico.

​​​Riguarda tutte le regioni dell’Unione Europea che non ​rientrano nell’obiettivo   di convergenza. In Italia rientrano in questo obiettivo le Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e Sardegna e le Province autonome di Bolzano e Trento

In Italia il FSE finanzia 16 Programmi Operativi delle Regioni e Province autonome dell’obiettivo 2 – Competitività Regionale e Occupazione e 5 Programmi operativi delle Regioni dell’obiettivo 1 – Convergenza.
Tali Programmi Operativi Regionali (POR) offrono un ampio ventaglio di opportunità, attraverso interventi per la qualificazione del capitale umano e per un più facile inserimento nel mercato del lavoro (es: corsi di formazione, orientamento al lavoro, interventi per il rafforzamento dei servizi al lavoro, interventi per favorire l’occupazione femminile, interventi per i soggetti svantaggiati, interventi per l’invecchiamento attivo).

Accanto ai Programmi Operativi Regionali (POR), ci sono anche 3 Programmi Operativi Nazionali (PON).

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Autorità capofila del FSE in Italia, è titolare del:

Entrambi i PON rispondono alla necessità di creare un intervento unitario nelle politiche della formazione, del lavoro e dell’inclusione, in sinergia con le attività dei POR.

Il Ministero dell’istruzione, università e ricerca è titolare del PON “Competenze per lo sviluppo” che sostiene l’innovazione del sistema di istruzione e formazione, per ottenere una maggiore partecipazione all’istruzione e alla formazione e migliorarne la qualità, e promuove l’efficienza amministrativa del sistema dell’istruzione.

Priorità 2007-2013

Con la programmazione 2007-2013 il Fse si riconferma come strumento che sostiene le politiche e le priorità tese al conseguimento della piena occupazione, a migliorare la qualità e la produttività sul lavoro e a promuovere l’integrazione sociale, la coesione e la valorizzazione delle risorse umane, in conformità con gli orientamenti e le raccomandazioni formulati nell’ambito della Strategia europea per l’occupazione (Seo). Rispetto alla programmazione 2000-2006 vediamo una maggiore concentrazione degli interventi e una differenziazione delle priorità in base all’obiettivo di riferimento, “Competitività regionale e Occupazione” e “Convergenza”. Il nuovo Regolamento per il Fse n. 1081/2006, enfatizza principi che caratterizzeranno tutte le fasi della programmazione come il tema dell’equità, attraverso la promozione delle misure adottate per favorire la parità di genere e le pari opportunità, e il partenariato, che assume un ruolo sempre più centrale. La promozione di azioni innovative viene integrata nell’ambito di ciascun programma operativo così come la promozione di attività transnazionali e interregionali. Tra le novità della nuova programmazione vi è la possibilità per il Fse di finanziare azioni che rientrano nel campo di applicazione Fesr, nei limiti del 10% del costo totale (15% per l’inclusione). Per il periodo 2007-2013, le priorità di intervento per il Fse sono:
  • adattabilità dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori
  • miglioramento dell’accesso all’occupazione e l’inserimento sostenibile nel mercato del lavoro
  • inclusione sociale delle persone svantaggiate e lotta alla discriminazione nel mondo del lavoro
  • potenziare il capitale umano
  • partenariati e patti per la promozione delle riforme dell’occupazione e dell’inclusione nel mondo del lavoro
In più, solo per l’obiettivo Convergenza:
  • espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano
  • rafforzamento della capacità istituzionale e l’efficienza delle PA e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale e, ove opportuno, delle Parti sociali e delle Organizzazione non governative

Programmazione 2000-2006

Il FSE (Fondo Sociale Europeo), insieme a FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale), FEAOG (Fondo Europeo per l’Agricoltura, Orientamento e Garanzia) e SFOP (Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca), fa parte dei quattro Fondi Strutturali i quali, nella Programmazione 2000-2006, hanno gestito circa 195 miliardi di euro per il perseguimento di coesione e sviluppo economico e sociale in tutte le regioni dell’Unione Europea.

Questi strumenti finanziari, in accordo con i processi di organizzazione e decisione stabiliti (regolamenti CE), hanno reso possibile nell’arco di sei anni l’azione congiunta di Unione  Europea e Stati membri per il conseguimento di 3 obiettivi comunitari:

  • Obiettivo 1: sviluppo e adeguamento strutturale delle Regioni in ritardo di sviluppo (in Italia il Mezzogiorno)
Obiettivo prioritario della politica regionale Europea, questo obiettivo è stato finanziato da FSE, FESR, FEAOG, SFOP. Italia ha interessato le regioni del sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e il Molise in regime di sostegno transitorio (phasing out).
  • Obiettivo 2: riconversione economica e sociale delle zone con problemi strutturali
. Finanziato principalmente dal FESR e dal FSE, in Italia questo obiettivo ha interessato zone specifiche del Centro-Nord.
  • Obiettivo 3: adattamento e ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione 
Finanziato con risorse FSE, in Italia ha coinvolto le Regioni del Centro-Nord: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto.

Gli interventi realizzati sono stati caratterizzati, rispetto la precedente programmazione, da maggiore concentrazione geografica e finanziaria, da una gestione più decentrata, da controlli rafforzati e dall’incremento dell’efficacia.

Come partecipare alle azioni del FSE
I finanziamenti del Fondo sociale europeo (FSE), vengono resi disponibili tramite i Programmi Operativi a titolarità di amministrazioni centrali dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome, che assumono il ruolo di autorità di gestione del Programma Operativo. I Programmi Operativi, sia Nazionali che Regionali, vengono attuati tramite progetti gestiti da operatori, organismi o imprese, pubblici o privati, chiamati beneficiari. I beneficiari, individuati dalle autorità di gestione attraverso procedure pubbliche, attuano i progetti utilizzando il finanziamento del FSE che ricevono dall’autorità di gestione.
I destinatari dei progetti FSE sono le persone che prendono parte ai progetti e ne beneficiano, ad esempio partecipando ad un corso di formazione o partecipando ad un programma di inserimento lavorativo. Anche le organizzazioni e le aziende possono partecipare ai Progetti FSE, ad esempio offrendo corsi di formazione per i propri lavoratori o assistenza alla gestione di nuove prassi operative.
Per partecipare ai Progetti finanziati dal FSE, i cittadini devono rivolgersi direttamente alla Regione o Provincia autonoma di residenza. Per trovare i riferimenti alla tua Regione o Provincia autonoma consulta l’indirizzario.​

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